ITALIAN OLIVE OIL
Una delle particolarità della vita quotidiana è quella di sentirsi chiedere "chi c'ha l'olio buono?" Parlando così è dato per scontato che l'olio venduto commercialmente è da escludere. Piccoli produttori producono per loro stessi, per qualche amico, senza documentazione, a volte cari, e a volte in una posizione geografica non-idonea.
Col tempo nel mio piccolo ho trovato un produttore di dimensione media che produce un ottimo prodotto; tanto è vero che ha potuto fornire delle partite d'olio extra vergine di oliva a famosissime Case. Dando qualche litro ad amici mi è toccato a fornirli di continuo. il sapore buono lo avevano verificato, la provenienza l'avevo assicurata io.
E' da tempo che la provenienza dell'olio era sotto dubbio. Per via della legge europea può venire da una zona del Mediterraneo ed imbottigliato altrove. Questo è un problema ma non l'unico: si sospettava che certi oli commerciali fossero miscelati, cioè decisi da un chimico più che un oleificio. Una casa che ci faceva persino sentire il dialetto toscano fu smascherata durante una puntata di Lineaverde (RAI) alla Fiera di Verona nel 1998. Sandro Vannucci chiese direttamente "allora voi siete degli imbottigliatori, non produttori?" Il giorno dopo la stessa casa faceva pubblicità dicendo che il loro olio veniva miscelato per ottenere la stessa qualità. Molto prima di questo mi rendevo conto che un'altra regione, l'Umbria non poteva avere la maggior parte dei machi in supermercato avendo uliveti che magari non bastano neanche per il loro fabbisogno.
A volte si adopera un solvente per meglio miscelare questa "qualità." Chi è bravo lo sente a freddo con un cucchiaino. La mia testimonianza a riguardo è di mettere l'olio su un cibo caldo: così a volte si rende volatile il solvente e sentirete una puzza anziché l'odore di olive. Mi è capitato con una nostra patata; per rendere la pelle più morbida quando le cuocio al forno.
Lolio VAL DI SANGRO
Non è difficile a dedurre che la prassi sia uguale nelle altre regioni che imbottigliano tanto olio. Chi si intende si mise al lavoro tempo fa. Nel lontano 1989 si stabilì il marchio "Abruzzo Qualità." L'olio dalla valle di Sangro ottenne, nel 1992, il riconoscimento del marchio di qualità "Abruzzo Qualità" da parte del Comitato Interprofessionale Regionale dell'ERSA (oggi Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo); così tutelando le produzioni agricole regionali di pregio e promuovendole sui mercati internazionali. Nel 1993, dopo una dura selezione, l'olio venne ammesso al Concorso Nazionale Ercole Olivario di Spoleto dove si classifica fra i primi oli italiani. Altri studiosi verranno a dichiarare alcuni oli della provincia di Chieti i migliori del mondo.
L'olio nasce pieno di gusto e di fragranza, sulle verdi e solatie colline situate nel territorio della Comunità Montana Valsangro, ricavato da frutti sani, raccolti a mano, principalmente dalla varietà Gentile. La Gentile di Chieti è una pianta molto vigorosa e resistente al freddo. La resa in olio non è elevata, ma la qualità è ottima.
Grazie alla felice posizione geografica collinare (400-500m s.l.m.), inoltre, l'oliva Gentile ha una buona resistenza aglia attacchi di malattie ed è per questo che i produttori tradizionalmente, non fanno uso di prodotti antiparassitari. Per assaporare al meglio le doti dell'olio bisogna degustarlo a crudo. L'olio viene spremuto a freddo con macine in pietra e le caratteristiche che lo rendono particolare si possono così riassumere:
acidità molto bassa
colore tendente al verde
profumo intenso di olive fresche
sapore mediamente fruttato, talvolta pungente
basso numero di perossidi
CERTIFICATO DI ANALISI, Università di Pescara, Dip.to di Scienze (1998)
Risultati Limiti (CEE)
Acidità libera (come acido oleico)% 0,30 1,0
Rancidità (reazione di Kreis) negativa -
Numero di perossidi 6,0 20,0
Spettrofotometria nell'UV: K270 0,082 0,20
Delta K -0,004 0,01
Caratteristiche organolettiche (metodo COI) 7,41
Possiamo meglio capire i risultati tornando al discorso del marchio di qualità, che fissò livelli qualitativi superiori rispetto alla normativa vigente; guardiamo prima alla tabella e dopo spiegheremo i parametri:
Tab.1
Parametri Marchio Parametri Italia/CEE
Acidità libera &Mac178; 0,5% &Mac178; 1,0%
n° dei perossidi &Mac178; 10mg/kg &Mac178; 20%
Determinazione del K270 &Mac178; 0,20 &Mac178; 0,20
Determinazione del Delta K &Mac178; 0,10 &Mac178; 0,10
Reazione di Kreiss negativa negativa
Sostanze fenoliche &Mac179; 150ppm -
Panel test &Mac179; 7 &Mac179; 6,5
considerata anche legalmente il primo parametro qualitativo di un olio, questa è sempre ben al di sotto dello 0,5% scendendo anche a 0,26%, molto lontana quindi dall'1% che è il limite legale per un olio extra vergine.
Acidità:
misurano lo stato di ossidazione degli acidi grassi, vediamo come anche questi sono ben al di sotto dei limiti ed esprimono quindi, insieme all'acidità, il buon esito delle operazioni colturali quali sopratutto la raccolta e lo stoccaggio delle olive che sono svolte nel migliore dei modi dai soci della cooperativa. Tali operazioni sono infatti della massima importanza ai fini qualitativi dell'olio.
Perossidi:
dall'ultima tabella si evidenza l'elevato numero dei polifenoli, antiossidanti naturali presenti nell'olio, che pur non essendo contemplati dalla legislazione nazionale e communitaria, rivestono particolare importanza per la determinazione qualitativa di un olio.
Polifenoli:
Sapore mediamente fruttato, talvolta pungente: Questo aspetto dell'apprezzamento dell'amaro e del piccante è di grande importanza per gli oli di oliva vergini. Infatti la gradevolezza di tali sensazioni dipende essenzialmente dall'intensità con cui si percepiscono. E' evidente infatti che oli troppo amari e piccanti possano essere non graditi ma una loro giusta presenza esprimerà senz'altro un più completo fruttato. E la presenza inoltre di queste due sensazioni ci conforterà per la prolungata conservabilità del prodotto in quanto l'amaro ed il piccante sono portate nell'olio dalle sostanze polifenoliche che se quindi ben presenti, essendo loro energiche antiossidante naturali, proteggeranno l'olio dall'attacco dell'ossigeno impedendo con ciò l'insorgenza del difetto di rancido.
ORDINI
Per ordinare questo gustoso olio extra vergine (completo di certificato così eliminando qualunque dubbio sulla qualità che avrete in casa) basta digitare la quantità che vorreste davanti la confezione che desiderate sul seguente modulo:
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confezione, lt prezzo, cad. n° pezzi, cartone intero
_____ 0,25 caraf £8 000 12
_____ 0,50 10 000 6
_____ 0,75 bottiglia 10 000 12
_____ 1,00 9 700 12
_____ 5,00 latta 47 500 4
_____ 5,00 vetro 47 500 2
Adesso digitate il vostro nominativo:
Cognome e nome: _________________________________
Via: _________________________________
CAP Città e Prov: _________________________________
nazione: _______________________
tel (fax): _________________________________
e-mail: __________________________________
Scegliete pagamento alla consegna (£3800 spesa di contrassegno) oppure carta di credito
_____ contrassegno
_____ carta di credito
Se carta di credito compilate i numeri relativi ad essa:
n° carta: ____________________________________
scadenza: _______________
intestata a: _____________________________________
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Adesso fate una copia del modulo (dalla prima alla seconda linea tracciata) e trasmettetela per posta elettronica a: MiraldingA@rinascita.it
Vi ringraziamo ed offriamo una nota sulla conservazione:
I più terribili nemici di un olio infatti sono l'aria - la luce - il calore; ecco perché l'uso di pratici accorgimenti, spesso però sottovalutati, ci permetteranno una migliore conservabilità dell'olio. Evitiamo per questo il contatto con l'aria ricordandoci di richiudere sempre i contenitori evitando di smezzarli. L'uso inoltre di contenitori scuri è senz'altro da preferire perché non è importante il colore che vedete
ma quanto che esso non sia attraversato dalla luce che lo potrebbe ossidare. Il colore infatti può essere facilmente alterato dall'uomo ed inoltre varia considerevolmente in funzione delle varietà di olivo e del grado di maturazione delle olive molite. E' infine consigliabile una conservazione in ambienti a temperatura stazionaria e possibilmente fresca (14° - 16°) tale da non far generare processi ossidativi.
Per ulteriori informazioni: MiraldingA@rinascita.it